Don Franco Besanzoni é tornato alla casa del padre
Pensiero per Don Franco
Carissimo Don,
ti chiamavamo così, oppure semplicemente Franco.
Non eri un sacerdote, non eri affatto il tipico “prete” per quei tempi.
L’abito nero ed il colletto bianco non ti appartenevano, i capelli brizzolati lunghi, la tua adorata pipa e l’aspetto di un uomo, non appartenevano all’immaginario della gente comune dell’epoca.
Sembravi una nota stonata in un concerto iniziale di diffidenza e stupore.
Eri diverso, un sacerdote vero, “uno zingaro di Dio”, come ti piaceva ripetere.
C’erano molti problemi umani e sociali in quel periodo di emigrazione.
L’apertura della Missione italiana “Albis” a Horgen (che hai fortemente voluto) è stato un porto sicuro
dove approdava chiunque avesse un problema familiare, umano, religioso o anche solo il bisogno di parlare ed essere ascoltato.
Un punto di riferimento per giovani, soli e più o meno smarriti, incerti del futuro in un paese straniero.
E’ nato così il gruppo gli “Amici di tutti”.
Sei stato la nostra guida spirituale, il maestro di vita ricco di delicata umanità.
Ci hai insegnato il profondo amore verso il prossimo e l’importanza dell’amicizia, della condivisione.
Ed oggi, anche se orfani di te, siamo ancora tutti uniti dal ricordo indelebile del tuo insegnamento di cui ti siamo profondamente grati.
Sei giunto come uomo comune e te ne sei andato in silenzio, lasciandoci il
fragore di tutto ciò che hai seminato. Rimarrai per sempre nei nostri cuori!
Amici di tutti